La simulazione è una tecnica basata sulla riproduzione virtuale di situazioni reali o la realizzazione di situazioni potenzialmente tali.

Il suo impiego risale all’inizio del ‘900 in aviazione con l’invenzione dei primi simulatori di volo in risposta alla necessità di misurarsi con potenziali situazioni di emergenza del mondo reale altrimenti non sperimentabili o in condizioni di assenza di rischio.

Negli anni ’80, di seguito all’intuizione di un anestesista-pilota americano, David Gaba, la simulazione è stata introdotta nella formazione in ambito sanitario.

Obiettivo primario della simulazione in ambito sanitario è la “sicurezza” del paziente e la necessità di creare uno standard qualitativo assistenziale dominato dalla “cultura della sicurezza” attraverso il miglioramento delle abilità operative tecniche e delle capacità comunicative degli operatori sanitari.

La riproduzione simulata fedele di situazioni cliniche complesse e della gestione delle stesse in dinamiche di team rappresenta un contesto educativo ottimale per ridurre in misura massimale gli errori cognitivi attribuibili al fattore umano quando l’esperienza formativa è trasferita alla realtà.

Il fattore umano si rappresenta si manifesta nell’attitudine individuale al trasferimento delle conoscenze tecniche in contesti critici e/o di emergenza, nel comportamento individuale e nell’interazione con il gruppo e nelle dinamiche di comunicazione.